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...Cosimo non contento e pieno di rancore per Montecatini che prima
si era lasciata conquistare senza opporre resistenza e poi aveva combattuto
per non tornare sotto il dominio dei Medici, ordinò di "sfasciarla
dalle fondamenta"; e così per giorni e giorni ottocento uomini si
accanirono contro mura, torri e case; dalla distruzione si salvarono solo
centosessanta abitazioni, tre conventi, il palazzo del Podestà e il palazzo
di Giustizia (per ulteriori informazioni su ciò che rimane oggi del
Castello di Montecatini vedere Storia di Montecatini Alto). I secoli
trascorsero più o meno tranquilli fino ad arrivare agli inizi del XX
secolo, più precisamente 1905, quando quello che un tempo era stato un
piccolo borgo ai piedi del colle di Montecatini divenne "Comune di
Bagni di Montecatini". Questo nome però non ebbe fortuna, e fu mutato
in seguito in quello attuale. Agli inizi del secolo l’offerta turistica si
era perfezionata e diversificata. Gli alberghi erano cresciuti per numero e
qualità, e agli imprenditori locali si erano affiancati quelli stranieri;
era inoltre sentita la necessità di abbinare alle cure il divertimento, il
relax, lo sport. Erano perciò sorti ristoranti alla moda, teatri, locali
notturni, un casinò e personaggi famosi iniziarono a frequentare la città.
Fra la fine dell’Ottocento e primi decenni del Novecento era facile
incontrare, nei viali alberati, nei parchi o nei locali, personaggi come
Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, Trilussa, Beniamino
Gigli o Luigi Pirandello. Grazie a loro...
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